Dettagli progetto

  • Luogo di intervento: Industria produzione ricambi e parti speciali per moto e scooter
  • Ubicazione: Emilia Romagna - Bologna (BO)
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Descrizione progetto

Qui ci troviamo in una nota azienda della provincia di Bologna, produttrice di ricambi e parti speciali per moto e scooter.
Il problema riscontrato dall’azienda in questione è che dopo aver eseguito una nuova pavimentazione in calcestruzzo nel Magazzino Intensivo con corsie strette attrezzato con carrelli trilaterali, il pavimento non presentava le tolleranze di planarità richieste dal costruttore dei carrelli.

Generalmente la pavimentazione che viene realizzata nei magazzini  è una  pavimentazione in calcestruzzo con finitura del tipo industriale a spolvero di quarzo lisciato, rispondente, per quanto riguarda il grado di planarità alla norma UNI 11146 p.6.1. La norma cita che "il grado di planarità di una pavimentazione deve essere definito progettualmente, anche ai fini della scelta del metodo costruttivo".
I limiti di accettazione della planarità sono definiti nel prospetto seguente:

Tolleranze sulla planarità *)

Distanza tra i punti di controllo       1m       2m    

    4m

Tolleranza     +/- 4mm        +/- 5mm        +/- 6mm

*) Scostamento di concavità o convessità rispetto al piano nominale determinato dal regolo utilizzato per la misurazione

 

Nei magazzini a corsie strette, le tolleranze di planarità sono più restrittive, devono essere conformi alle richieste dei costruttori dei carrelli applicando le norme DIN 15185 -18202. A causa dell’insufficiente uniformità e planarità del pavimento, la maggior parte dei carrelli per corsie strette non è in grado di sfruttare appieno il proprio potenziale di prestazioni nella movimentazione.
Pertanto, forti della nostra esperienza anche in questo campo, dopo abituali procedure di controllo, abbiamo rettificato la planarità della pavimentazione esistente, rivestendo le corsie di transito con il massetto resinoso spatolato EPOXIBETON “a planarità controllata” brevettato.